Monte Pellecchia

Una montagna alle porta di Roma.
I Lucretili, due passi fuori Roma, ma tanto basta per scordarsi la città e ritrovarsi in ambienti suggestivi. L'orizzonte copre tutti gli Appennini centrali e belle sono le viste sui paesi di Monteflavio e Licenza; quando hai poco tempo è la montagna a portata di mano e non è di certo un ripiego.


L’escursione al Monte Pellecchia dalla pineta di Monteflavio è certamente tra le più frequentate nella rete sentieristica dei Lucretili perché con una piacevole passeggiata conduce senza fatica alla massima elevazione di questo raccolto gruppo montuoso attraverso un concentrato degli ambienti caratteristici di media quota dell’Appennino calcareo e dalla cui sommità, con il cielo sereno, lo sguardo arriva ad abbracciare per intero la dorsale appenninica laziale ed abruzzese. Attraversato l’abitato si seguono le indicazioni per la pineta dove termina la strada e ci si avvia per la brecciata che, dapprima in un rimboschimento di conifere e poi allo scoperto. attraversa lungamente il gradevole altopiano della Serra di Ricci fino a raggiungere il Colle della Caparnassa, crocevia con il sentiero che sale diretto dal paese e da cui si ha una bella vista d’insieme sulla dorsale del Monte Pellecchia di cui si individua facilmente la croce sulla cima. Si prosegue in leggera discesa inoltrandosi nella Valle Sancrico, si supera l’intersezione con il sentiero che proviene dalla Valle Lopa (che si percorrerà al ritorno) e sempre lungo la sterrata si raggiunge la Casa del Pastore dove una palina indica il sentiero che sale ripido attraverso la fitta faggeta che copre interamente il versante ovest della montagna. Pur avendo percorso molte volte questo sentiero un pò in tutte le stagioni risulta sempre molto bello l’ultimo tratto in cui il bosco si fa rado lasciando spazio allo sbocco improvviso sui vasti prati sommitali da cui si aprono notevoli panorami. Siamo nella zona dei “pozzi della neve”, antiche conserve naturali all’ombra del bosco in cui la neve pigiata e protetta con la paglia si preservava a lungo alimentando il commercio del ghiaccio verso la capitale; di esse rimangono tondi avvallamenti profondi pochi metri comunque evocativi di un’importante memoria storica. La passeggiata prosegue lungo l’ampia dorsale ed in breve si raggiunge la croce di vetta gratificati dalla vista sulle alture e le vallate all’intorno, bello il colpo d’occhio su Monteflavio e più oltre sul territorio della Sabina. Dalla cima del Pellecchia si nota a distanza la grossa croce dell’omonimo Pizzo da raggiungere per una gratificante camminata con qualche sali e scendi sulla dorsale sommitale che a tratti diviene cresta più marcata e sempre molto panoramica. Giunti alla cima di Pizzo Pellecchia si prende a scendere su ripido pendio seguendo i segnavia fino a portarsi all’inizio della sterrata che sale dal paese di Licenza dove una staccionata segna l’inizio del sentiero che solca la Valle Lopa. Si procede immersi in un bosco di querce per una traccia sempre evidente fino a sbucare in prossimità della Sella Sancrico da cui riprendere la via verso Colle della Caparnassa e più oltre fino alla pineta.